venerdì 11 ottobre 2024

Nous sommes en pleine Belle Epoque des livres photo !


 Jamais  autant de livres photo, petits, grands, au format magazine ou simples fanzines.

À l’heure où la grande édition traverse une crise profonde, de petits éditeurs indépendants et des auteurs individuels remplissent des salons entiers du livre photo.

Les auteurs individuels, s'imprégnant de la philosophie de la liberté de l'auto-édition, déjà une tradition bien ancrée au Japon, donnent vie à des livres souvent bien plus raffinés, innovants et précieux que les grosses briques auxquelles nous avaient habitués les grands éditeurs. et qu'ils ne sont désormais plus en mesure de vendre.

Petit,mince,à petit prix, voici le livre photo démocratique du nouveau siècle !


sabato 28 settembre 2024

La scoperta di una Sicilia sorprendente.


 "Sicily" private diary by Massimo Gurciullo è arrivato al quinto episodio.

Representation demands an approach and a method,

as well as a technique. An image rendered autonomously

offers us its truth as an image

the truth of its identity, that of an image

that lives its life of image and offers us the truth of images. An absolute truth.

for order  www.thephooks.com & www.hoepli.it


martedì 10 settembre 2024

" Sicily" - Riscoprire l'emozione di sfogliare un libro di fotografie.


 Da secoli si guarda, si tocca, si annusa, si conserva e si custodisce. La carta stampata, un fascino intramontabile.

Su www.thephooks.com tutta la collezione di " Sicily" anche in promo pack

lunedì 9 settembre 2024


 Collection Privè

 


Nom de code:Sicily #5.

Auteur: Massimo Gurciullo.

Casier judiciaire: illisible


Sur papier glacé, à la façon d’un magazine glamour, le cinquième volume de la série dédiée à l’île grandiose, baroque, follement belle, est un geste pur.

Si le groupe Provoke est identifié au Japon, aujourd’hui c’est un état d’esprit transfrontalier, qui est belge, portugais, suédois, polonais, français, italien, sicilien.

Noir intense, silhouettes tremblées, sensualité, épidermes nus.


Sicily #5 crie, pleure, exulte de joie.

Gravité, rire, sentiment d’absurde, errance.

Le soleil cogne sur les dos exposés, les chevaliers de l’Apocalypse sont au bord de la ville, on a vu un homme se raser les cheveux.

Jeux d’enfants, passage d’adultes hiératiques comme dans un film noir de Takeshi Kitano, photos de pin-up sur le parebrise du camion Scania du routier abreuvant son monstre de 164 litres de gasoil infect.


Brouillage de la vision, photos scannées et surscannées, visage d’une louve affrontant un chien dépenaillé dégouttant de Mer Méditerranée.

Quand tout n’est plus que surface, simulacre, étendue sans aspérité (analyse baudrillardienne), restent le jeu avec les apparences, la vie princière – même, surtout, pour les pauvres -, les éblouissements.

Sicily #5 fait défiler les épiphanies, les visions surprenantes, et le trouble de bas en dentelle menant à une culotte noire, scènes de vérité jetées dans l’arène mondiale où les capitaux et les vulgarités s’affrontent,


Voici un magazine païen à l’esprit religieux, il est normand, arabe, aragonais, mozarabe.

De toutes obédiences, cet opus syncrétique est un chaudron alchimique.

Lumières dans la nuit, seins de volupté, damier vertical des colonnes antiques, vêture zébrée.

Lignes brisées, regards de khôl, poupées de chair.


Des voitures brûlent, des teufeurs suent, on ne sait plus très bien qui est qui.

Un intellectuel à moustache contemple une bacchante, un couple se baigne en devisant, Christ statufié indique l’horizon.

Sicily #5 célèbrerait-il l’anarchie? Bien sûr, puisque rien n’est plus ordonné que le chaos, et civilisé que le peuple.

Fabien Ribery





giovedì 8 agosto 2024

Postfotografia, cos'è ?


 Amen.

Siamo alla fine ? Alla fine di che cosa ? Ma della fotografia ! Davvero ? E come mai ? Si, perchè adesso c'è la postfotografia.

Cioè ? Ehm, insomma , una cosa nuova, così dicono.

Non mi è nuovo questo termine, l'ho già sentito, si direbbe che ogni volta, davanti alla naturale evoluzione delle cose l'uomo sente il bisogno cimiteriale di decretare la morte di qualcuno o di qualcosa.

E' dagli anni '80 che circola questo vocabolo e, forse, anche prima.

Già, post stabilisce un punto a partire dal quale c'è un prima e un dopo. quindi una specie di punto di rottura con il passato.

Ad esempio nella musica e nelle scienze Mozart e Galileo lo furono.

Anche in fotografia un punto fondamentale è stato il passaggio dall'analogico al digitale. Quindi saremmo già nella postfotografia da 30 anni circa.

Termine abusato. La fotografia da quasi 2 secoli si evolve in tutti i modi possibili e continuerà a farlo. Senza il bisogno di decretare il funerale di chicchessia. E' il mondo che va.

Al massimo, si possono individuare alcuni momenti di cambiamento dei paradigmi, ma questo riguarda più che altro lo stile o la tecnica che non hanno mai seppellito quello che si faceva prima.

Robert Frank nella documentazione fotografica, William Klein nella moda, il gruppo PROVOKE nel bianco e nero o Mapplethorpe nel nudo maschile.Dei momenti importanti nella storia della fotografia.

Per concludere, l'evoluzione della fotografia, nonostante le novità tecniche o tecnologiche, avviene sempre in maniera naturale e continua, cioè "analogica". Attraverso i suoi protagonisti,è così che va la vita ed è così che va la fotografia.


mercoledì 10 luglio 2024

Ai fotografi non resta che fare gli artisti.


  416 euro mensili. Nel 2022 questo hanno guadagnato in media il quasi 25% dei fotografi francesi. Paese in cui l'equivalente del reddito di cittadinanza è di 607 euro. Bisogna aggiungere altro? E l'altro 75% ? Gran parte di loro ha guadagnato in media 1500 euro, significa che coloro che vivono in una città come Parigi non possono vivere in centro ma in periferia (quella ad est).Sono lontani i tempi quando le edicole erano il pane per i fotografi, quando centinaia di riviste di ogni genere davano lavoro ai fotografi.A tutti i fotografi. Arrivò internet e l'editoria collassò.

L'idea di cominciare a fare mostre, entrare nelle gallerie e cominciare a vendere le foto come "opere fotografiche" è stata un'operazione fallimentare per gran parte di loro.Le stesse gallerie di fotografia, molte di loro anche storiche hanno abbassato la saracinesca.Triste a dirsi.

Cosa rimane ? Organizzare un photofestival sperando in soldi pubblici, contest a pagamento, workshop a pagamento, letture portfolio a pagamento. Il piccolo popolo degli appassionati rende quel che può, cioè molto poco.

Eppure, nel mercato dell'arte internazionale l'unico settore in costante crescita è quello della fotografia, è di gran moda e i prezzi sono abbordabili.


Ai fotografi non resta altro che fare gli artisti


 416 euro mensili. Nel 2022 questo hanno guadagnato in media il quasi 25% dei fotografi francesi. Paese in cui l'equivalente del reddito di cittadinanza è di 607 euro. Bisogna aggiungere altro? E l'altro 75% ? Gran parte di loro ha guadagnato in media 1500 euro, significa che coloro che vivono in una città come Parigi non possono vivere in centro ma in periferia (quella ad est).Sono lontani i tempi quando le edicole erano il pane per i fotografi, quando centinaia di riviste di ogni genere davano lavoro ai fotografi.A tutti i fotografi. Arrivò internet e l'editoria collassò.