venerdì 3 maggio 2024

Italia, il paese dei photofestival è il più povero in fatto di collezionisti.


 Proliferano come funghi, nelle grandi città ce ne sono anche due o tre. E' un bene tutto questo bisogno di fotografia. A Parigi, per esempio, durante il mese di Novembre ce ne sono almeno una mezza dozzina divenuti ormai importanti.Tutti satelliti di PARIS PHOTO la regina, la capitale mondiale della fotografia. Ma li esiste una tradizione inarrivabile per l'Italia. I francesi la fotografia "l'hanno fatta". Questa tradizione di quasi 2 secoli ha creato un comune sentire nei cittadini : avere delle fotografie sulle pareti di casa è qualcosa che, oltre a rendere più bella una casa,denota un certo livello culturale e attenzione verso l'arte di chi ci abita. Anche negli USA esiste questo comune sentire, in ogni film americano le riprese all'interno delle case ci mostrano sempre fotografie in bianco e nero.Spessissimo. Foto "economiche", di piccole dimensioni o di autori poco noti purchè siano originali.Vere fotografie.Niente calendari o poster comprati nei bookshop dei musei. Tanti photofestival, molte fiere, infiniti concorsi (che gli italiani che vogliono darsi un tono chiamano contest), serviranno a poco se poi alla fine non si riesce nemmeno a strutturare seriamente l'insegnamento della fotografia nemmeno nelle accademie di Belle Arti. Non serviranno nemmeno mirabolanti Stati Generali della Fotografia che qualche Ministro volle fare in pompa magna.Un buco nell'acqua.