Raphael Shammaa sul recente Parisphoto :
Esiste una gerarchia delle immagini. Quella dei grandi temi sociali, quelli alla moda : la cultura WOKE, l'ecologia e le nuove guarre. Queste rappresentano il materiale gran parte esposto , immagini belle, ammiccanti e piacevoli come il pubblico si aspetta di vedere. Immagini che gridano problematiche attuali. Immagini che conquistano una legittimità morale.Le altre, immagini silenziose , gravi, più complesse da recepire restano un pò marginalizzate.
Il nuovo pubblico quindi si nutre di immagini che sembrano contare più delle altre. D'altra parte il grande pubblico non compra le fotografia, compra una posizione morale, quella della denuncia di queste problematiche attraverso le immagini. E quando ci si interroga sul perchè di questa gerarchia le risposte spesso convertono sul dire che i gusti non si discutono.
Ma l'utilizzazione dei gusti in questo modo sembrerebbe un comodo paravento per evitare domande ben più profonde : come distinguere le immagini abitate da una necessità interiore da quelle fatte per soddisfare le prevedibili attese di un pubblico generico e superficiale?
























