giovedì 8 agosto 2024

Postfotografia, cos'è ?


 Amen.

Siamo alla fine ? Alla fine di che cosa ? Ma della fotografia ! Davvero ? E come mai ? Si, perchè adesso c'è la postfotografia.

Cioè ? Ehm, insomma , una cosa nuova, così dicono.

Non mi è nuovo questo termine, l'ho già sentito, si direbbe che ogni volta, davanti alla naturale evoluzione delle cose l'uomo sente il bisogno cimiteriale di decretare la morte di qualcuno o di qualcosa.

E' dagli anni '80 che circola questo vocabolo e, forse, anche prima.

Già, post stabilisce un punto a partire dal quale c'è un prima e un dopo. quindi una specie di punto di rottura con il passato.

Ad esempio nella musica e nelle scienze Mozart e Galileo lo furono.

Anche in fotografia un punto fondamentale è stato il passaggio dall'analogico al digitale. Quindi saremmo già nella postfotografia da 30 anni circa.

Termine abusato. La fotografia da quasi 2 secoli si evolve in tutti i modi possibili e continuerà a farlo. Senza il bisogno di decretare il funerale di chicchessia. E' il mondo che va.

Al massimo, si possono individuare alcuni momenti di cambiamento dei paradigmi, ma questo riguarda più che altro lo stile o la tecnica che non hanno mai seppellito quello che si faceva prima.

Robert Frank nella documentazione fotografica, William Klein nella moda, il gruppo PROVOKE nel bianco e nero o Mapplethorpe nel nudo maschile.Dei momenti importanti nella storia della fotografia.

Per concludere, l'evoluzione della fotografia, nonostante le novità tecniche o tecnologiche, avviene sempre in maniera naturale e continua, cioè "analogica". Attraverso i suoi protagonisti,è così che va la vita ed è così che va la fotografia.


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