Ritrarre proviene da TRAERE -rubare qualcosa-
il ritratto,al confine tra vanità e pudore,lo stesso pudore che implica il nostro sesso,il viso,l’unica cosa che non vediamo – abbiamo bisogno di uno specchio o di qualcuno che ci faccia un ritratto.
tutto ciò che è dentro di noi viene fuori dal volto e,come un buco nero
all’incontrario che anziché risucchiare le cose le espelle,
quella tensione che il soggetto esercita su se stesso e sul fotografo
per sostenere il controllo viene a mancare nel movimento ciò che
rimane è un’immagine in libertà,rivelatrice di una storia.
un ritratto tra certezza e indeterminazione che indica una
provvisorietà dell’identità,un certo mistero…..
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