La fotografia si fa, si crea. In seguito, soggetta alla compravendita, diventa merce.La compravendita delle merci è governata dalle leggi dell'economia e alle regole del libero scambio.I prezzi delle merci sono stabiliti dal gioco della domanda e dell'offerta.Vale per tutto, per il greggio, per l'oro e le monete, per i peperoni e il sesso.Vale anche per i fotografi e le fotografie.Davanti ad un offerta spropositata rispetto alla domanda, ecco che si verifica il crollo dei prezzi.Qualche decennio fa, Araki disse che il futuro della fotografia era nella quantità.Forse qualcuno ha voluto sovvertire questa affermazione,Araki non ha mai detto che questa tendenza fosse cosa positiva.
L'esplosione delle nuove tecnologie ha portato ad una produzione abnorme di immagini e l'uso sconsiderato della nuova tecnologia ha prodotto una quantità di merce di molto superiore alla domanda. Se i fotografi adesso non lavorano più o fatturano, vendendo files per pochi euro, 300 euro al mese, non è colpa della tecnologia ma dell'uso sbagliato che molti professionisti ne fanno.
Non è colpa dell'editoria che anche se non fosse in crisi non potrebbe comunque assorbire tutta questa gigantesca quantità di immagini.Il mondo è già troppo pieno di immagini,miliardi di foto.A cosa serve continuare a produrre le stesse foto,fatte già da altri, sugli stessi argomenti e soggetti ?
Se vogliamo comprare l'immagine di un peperone basta andare sul web e ne troviamo per pochi euro a migliaia.Ma se vogliamo comprare il peperone di Weston è un problema, un grosso problema.Perchè ? Come minimo dobbiamo recarci in una celebre galleria d'arte ma anche lì sarà difficile trovarlo.Allora possiamo tentare di cercarlo da Sotheby's ma ci accorgiamo subito che li non lo possiamo comprare.Troppo caro.
Adesso mi chiedo, quale è il modello economico vincente per vendere fotografie ?
A cosa serve continuare a produrre immagini che già esistono ?
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